Mercato auto, le mosse di Fiat scuotono lo scenario

Cala il sipario su un quarto di secolo di successi commerciali e diffusione lungo le strade di tutta Europa: l’annuncio della dismissione della Fiat Punto ha scosso il mercato delle auto a livello continentale, facendo salire le aspettative circa le mosse successive della compagnia del Lingotto.

Addio alla Punto

La notizia era nell’aria da qualche tempo, ma sembra essere caduta anche l’ultima incertezza al riguardo: entro la prima metà dell’agosto prossimo, le linee dello stabilimento di Melfi si fermeranno definitivamente, e la vettura del “segmento B” non saranno ulteriormente realizzate. Le motivazioni dietro questa decisione sono varie e riguardano principalmente i costi, perché sviluppare, produrre e vendere la Punto, in questi anni di corsa al ribasso dei prezzi, non è più sostenibile dal punto di vista aziendale.

Le conseguenze sui mercati

Inoltre, negli ultimi tempi le preferenze degli automobilisti europei si sono orientate in maniera sempre più netta su altre tipologie di vetture, come i Suv e citycar dove, come si legge anche sul sito infomotori, le principali marche di auto stanno investendo in maniera più strategica, rendendo secondario il segmento delle “utilitarie” che storicamente sono state la spina dorsale del mercato italiano e in molti casi anche di quello europeo.

Storia di un quarto di secolo

Insomma, non le condizioni ideali per portare avanti la storia della Punto, che pure ha vissuto momenti altissimi: lanciata nel 1993, questo modello raccolse l’eredità della Uno, che pure era sulla breccia da dieci anni esatti, proponendo inizialmente anche varianti “particolari” come la GT con motore 1.4 Turbo da 133 CV (evoluzione del propulsore della stessa Uno) e la cabriolet, a cui si aggiungevano la HSD (High Safety Drive) e la 6 Speed con cambio a 6 marce.

L’auto più venduta in Europa

Nel 1997 il risultato più straordinario, il sorpasso ai danni della Volkswagen Golf in testa alle vendite nel Vecchio Continente, così da imporsi come l’auto più venduta in Europa; la prima generazione chiude la propria “parentesi” con 6 anni di vendite e 3,42 milioni di esemplari prodotti, lasciando spazio – nel 1999, in concomitanza con il centenario della Fiat – alla seconda generazione, che si differenzia da subito per alcuni dettagli di stile.

Tre generazioni di Punto

In particolare, l’aspetto era molto più spigoloso e introduce la differenziazione tra la versione 3 porte e quella 5 porte, che privilegiano rispettivamente la sportività e l’abitabilità; al posto del propulsore turbocompresso della GT subentra il posto al 1.8 aspirato da 130 CV della Barchetta, mentre con il 1.2 16V c’è anche la versione Sporting, che risulta molto amata dai giovani. Il punto di forza è però il motore 1.9 JTD da 80 CV, che rivoluziona il mercato delle piccole e che contribuisce ai 2,96 milioni di esemplari venduti della seconda generazione.

Nove milioni venduti in Europa

Anche questa tipologia resta in commercio per sei anni, cedendo il passo nel 2005 alla Grande Punto, che arriva anche motorizzazioni Gpl e metano, ma soprattutto con la variante 1.3 multijet che fa la parte del leone. Nel 2009 cambia ancora il nome, che diventa Punto Evo, mentre nel 2012 c’è un altro passo indietro all’originario Punto, ma i cambiamenti sono pochi e, in pratica, non stravolgono l’impianto, che arriverà pertanto alla fine dopo questo lungo viaggio con oltre 9 milioni di esemplari consegnati in tutta Europa.

Le mosse di Fca

Per quanto riguarda il futuro, al momento sembrerebbe da escludere la sostituzione della punto con la Argo, la versione che la Fiat ha lanciato in Brasile, perché le intenzioni di FCA sono di concentrarsi maggiormente su Panda (l’auto più venduta in Italia) e sulla gamma della 500, che sta offrendo buoni risultati sul mercato.

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