Immatricolazione telematica: cosa è cambiato

Dal 1° giugno è obbligatoria l’immatricolazione telematica. Le nuove procedure telematiche sono previste sia per la prima immatricolazione che per la reimmatricolazione e il trasferimento della proprietà del veicolo. E’ stato introdotto il documento unico di circolazione e di proprietà (DU) per i veicoli che devono essere iscritti al PRA (Pubblico Registro Automobilistico).
Secondo le linee introdotte dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) il nuovo sistema riguarda tutte le operazioni di, di radiazione per demolizione e per esportazione, il rilascio del duplicato del DU.

Immatricolazione telematica: cosa fare

Nel caso dovessimo vendere la nostra auto o acquistarne una usata, dobbiamo obbligatoriamente ricorrere ai servizi dello Sportello Telematico dell’Automobilista (STA). Solo qui è possibile fare l’immatricolazione, la reimmatricolazione ottenere le targhe, la carta di circolazione e il certificato di proprietà digitale (CDPD) del veicolo. Ci si può rivolgere anche a uno STA presente sul territorio italiano diverso da quello della provincia di residenza.

Immatricolazione telematica: un grande sforzo verso la dematerializzazione delle documentazioni

Il numero delle operazioni gestite con le nuove procedure cresce ad una media di circa mille pratiche al giorno, grazie all’impegno di tutti gli operatori per semplificare le procedure  e accogliere i benefici del processo di dematerializzazione delle documentazioni.
“Un lavoro sostenuto anche dalle Associazioni di categoria rappresentative delle imprese di consulenza automobilistica, con le quali le strutture tecniche del MIT intrattengono un costante ed utile confronto per realizzare al meglio la riforma”, ha scritto in una nota il Ministero dei Trasporti.

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