Gordon Murray Automotive
Non molti di voi conosceranno la Gordon Murray Automotive. Anzi, forse nessuno. Eppure si tratta di una piccola realtà facente capo proprio a Gordon Murray, noto per le sue idee in Formula 1. Gli appassionati della maggiore serie di competizioni automobilistiche non potranno dimenticare la Brabham BT46B, la monoposto con il grande ventolone posteriore per effetto suolo. Quell’auto non ebbe una lunga vita in Formula 1 ma nonostante tutto ha lasciato un segno indelebile. D’altronde fu una trovata interessante, visto che sviluppava così tanta forza da dover richiedere delle molle sospensioni decisamente più dure per compensare lo schiacciamento.
La nuova T.50
Visto che la sua creatura durò poco in Formula 1, Gordon Murray ha da sempre avuto il pallino per un’auto con la ventola per effetto suolo. Un suo sogno fin dall’alba dei tempi, così ha pensato di portare alla luce un’auto stradale che sfruttasse quella stessa tecnologia. Nasce così la T.50, questo il nome della supercar in arrivo dalla GMA. Non è di certo segreta perchè era stata abbondantemente annunciata, ma sta per vedere effettivamente la luce e fare il suo ingresso in grande stile nel corso di quest’anno. Ovviamente in questo caso non ci sono regolamenti che ne impediscono l’utilizzo.
Una supercar attaccata a terra
La T.50 potrebbe essere definita come l’auto stradale con la migliore – e forse più estrema – aerodinamica mai concepita. Monta un motore V12 aspirato da 650 cavalli (che diventano 700 grazie al sistema mild hybrid) e 450 Nm di coppia massima, un propulsore che “urla” fino a 12.100 giri quasi come le Formula 1 dalle quali trae ispirazione. Ma la ventola da 400 mm di diametro al posteriore catalizza l’attenzione. Questa convoglia l’aria che passa sotto l’auto, rigorosamente chiusa da un fondo piatto, per portarla con forza ed accelerarla verso l’estrattore, così che funzioni ancora meglio e sviluppi maggiore deportanza. Il risultato è unico, poichè funzionerebbe così bene da non chiedere ulteriori appendici aerodinamiche estreme. Così i tre passeggeri a bordo – sì, perchè ha un posto centrale avanti e due dietro – potranno godersi una supercar rigorosamente con cambio manuale.