Solo +9,2%, rispetto al +23% del primo semestre dell’anno
Il mercato dell’auto in Italia cresceva a doppia cifra. A giugno, però, il trend superpositivo si è interrotto. L’aumento delle immatricolazioni di auto nuove è stato, infatti, pari al 9,2%. Invece, da gennaio a giugno, con quasi 850 mila unità, si è registrato il 23% in più rispetto ai primi sei mesi del 2022. Avendo come riferimento l’ultimo primo semestre pre pandemia, la perdita è del 23 per cento, rispetto ai dati del 2019.
Gli addetti al settore sono preoccupati
La lentezza con cui ci si prepara agli obiettivi della transizione ecologica, i risultati di giugno, l’inflazione alla quale l’Ue risponde con l’aumento del costo del denaro, sono elementi di allarme per il settore dell’automotive.
Il quadro relativo ai canali di vendita
Si registra una crescita nelle vendite, da gennaio a giugno, così suddivisa: +10% per i privati, +21,4 per le aziende e +16,6% per il noleggio. Rispetto all’alimentazione delle vetture crescono le auto a benzina (28,1%) e cala la vendita di quelle diesel (19,2%). Le vetture plug-in si fermano al 4,6% e volano le ibride non ricaricabili (mild e full), toccando il 35,2% del totale.
Non decolla il mercato delle auto elettriche
La vendita delle auto elettriche si mantiene stabile, poco sotto il 4 per cento del venduto. Ma, dei 190 milioni di euro stanziati per gli incentivi destinati alle auto elettriche al 100%, non ci sono richieste di finanziamenti per ben 149 milioni. Peggio va il mercato delle vetture ibride plug-in: sui 235 milioni di euro iniziali, ne sono stati utilizzati solo 20.