Uno spartitraffico indistruttibile sta arrivando. Questo è quello che stiamo aspettando con forte trepidazione, visto che gli incidenti su strada sono all’ordine del giorno o quasi. Gli attuali spartitraffico non reggono ad impatti molto forti, come generati da TIR, ma questo nuovo progetto potrebbe rendere l’inefficienza solo un brutto ricordo. Lo sviluppo è curato direttamente da Anas, incaricata di provvedere alla sicurezza stradale, ed il nuovo sistema in fase di collaudo si chiama NDBA. L’acronimo significa National Dynamic Barrier Anas.
Un occhio alla sicurezza
Le barriere attualmente presenti sulle nostre strade cedono in caso di schianto da parte di un TIR. Spesso, in televisione o su altre piattaforme, ci capita di vedere video di mezzi pesanti che invadono le altre corsie e generano incidenti a catena. Con queste nuova barriere NDBA tutto questo dovrebbe essere superato. Riescono infatti a reggere – stando a quanto provato fino ad oggi – ben due impatti consecutivi di un autoarticolato da 38 tonnellate che si schianta a circa 65 km/h e con un angolo di 20° rispetto la protezione. Gli addetti ai lavori hanno riscontrato un’ottima reazione da parte di queste barriere, che limitano lo spostamento laterale e quindi non creano una falla nella protezione.
I miglioramenti nelle barriere
Un particolare sul quale gli ingegneri hanno lavorato in modo assiduo è stato il collegamento tra le frazioni delle barriere. Attualmente i moduli sono ancorati tramite cerniere, ma adesso avranno un tubo profilato al loro interno. Questo permette di limitare lo spostamento e la deformazione, quindi riesce a resistere meglio agli impatti. Poi sono stati ricavati spazi per il passaggio di cavi e sensori così da essere collegati direttamente con una centrale. In più il nuovo sistema che sta studiando l’Anas è anche più facile da installare. In questo modo anche i tempi di montaggio (e magari sostituzione di tutti gli apparati attualmente presenti), saranno più contenuti. La sicurezza stradale di tutti, ovviamente, ringrazia.